di Giulia Francesca Panciera
La scelta di candidati bipartisan alle prossime presidenziali americane attraverso un sistema di voto on line. Per la prima volta nella storia della politica americana (e non) l’elezione bipartisan dei futuri candidati alla presidenza e alla vicepresidenza degli Stati Uniti d’America attraverso una convention rigorosamente on line.
Se non avesse tra i suoi padri fondatori nomi di tutto rilievo nella politica americana, potrebbe, con molta probabilità, essere considerato l’ennesimo movimento pronto ad urlare via web la propria insoddisfazione per come viene gestita la politica negli Stati Uniti o per come siano cambiati i partiti che la rappresentano. Non è questo il caso di Unity08, che ha in mente un progetto ambizioso unico: quello di effettuare per la prima volta nella storia della politica americana (e non) l’elezione bipartisan dei futuri candidati alla presidenza e alla vicepresidenza degli Stati Uniti attraverso una convention rigorosamente on line.
Nato nel 2006 come organizzazione non-profit, vede tra i suoi fondatori figure note al mondo politico americano, come i democratici Gerald Rafshoon e Hamilton Jordan (entrambi ebbero ruoli di primissimo piano durante la presidenza di Jimmy Carter) o Doug Bailey ( per anni consulente del partito Repubblicano e fondatore di “Thehotline”, il famoso bollettino quotidiano di informazione politica). E ancora l’ex governatore indipendente del Maine, Angus King, oltre ad importanti nomi legati al mondo accademico statunitense. Il movimento conta tra i suoi più entusiasti sostenitori anche Sam Waterston, star della televisione americana, noto agli appassionati della fiction NBC “Law & Order” come il viceprocuratore distrettuale Jack McCoy.
L’idea di Unity08 è scaturita dai risultati di una ricerca, commissionata dal movimento ed effettuata dalla Princeton Survey Research. Lo studio ha dimostrato come ben il 74 per cento degli americani sia insoddisfatto di come vadano le cose nel proprio paese, registrando il dissenso piu’ alto degli ultimi 13 anni. Oltre l’80 per cento degli intervistati, inoltre, non ha avuto dubbi nel sostenere che il proprio paese si sia polarizzato attorno ai partiti Repubblicano e Democratico e che Washington non sembri fare molti progressi per risolvere i problemi nazionali. Ma soprattutto il 73 per cento è d’accordo nel sostenere che sarebbe una buona idea per gli Stati Uniti quella di avere più scelte nelle elezioni presidenziali del 2008 che non siano limitati a quelle proposte dai due partiti esistenti. Unity08 non vuole proporsi all’elettorato americano come un terzo partito. Al contrario vuole dare una scossa a quelli già esistenti, facendo da microfono ai milioni di cittadini che spingono verso un ritorno a posizioni più centriste della politica americana.
© Confronto
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