Friday, November 30, 2007

Given Muslim sensitivities...

"Vista la sensibilita' dei mussulmani, l'insegnante inglese che in Sudan ha dato il nome di Maometto all'orsacchiotto di peluche della classe, ha sbagliato?" Questa e' la domanda che il sondaggio del Time online propone oggi ai suoi lettori.
Domanda deficente.
Perche' se dovessimo dare retta alla sensibilita' di certi mussulmani, tutte le donne indosserebbero il burqua, gli uomini dovrebbero pregare almeno 5 volte al giorno, i bambini si chiamerebbero Osama o Mohamed eccetera, eccetera.
Il mondo, insomma, sarebbe "un unico, grande califfato".
Consiglio per il prossimo sondaggio: "given Muslim sensitivities, should gays and lesbians be hanged or stoned?

Thursday, November 29, 2007

Rudy's promise: i democrati alzeranno le tasse



“When I became Mayor of New York City things were out of control.”
“I lowered taxes.”
“I reduced the growth of government.”
“Made government more accountable.”
“And New York City boomed.”
“I would do these things for America because I know they work.”
“I know that reducing taxes produces more revenues.”
“Democrats don’t know that. They don’t believe it.”
Hillary Clinton, Barack Obama, John Edwards, here’s a promise I assure you they will keep. They are making the promise to raise taxes.”
“The only thing I can tell you in addition to that is they will raise taxes even more than they promise.”

Sunday, November 25, 2007

Not so sure, but pretty sure!

Per avere, con assoluta certezza, il nome del prossimo candidato repubblicano alle presidenziali del 2008, dovremo aspettare il 4 settembre. Le ragioni per le quali qui si crede che sara’ proprio Rudolph Giuliani a vincere la nomination e a bastonare l’asinella (al di la’ ovviamente di una evidente e spudoratissima preferenza personale) sono legate all’indiscusso successo che l’ex sindaco di New York riscuote nationwide.
Il fatto che Giuliani sia, leggendo i sondaggi, al secondo posto negli stati che a gennaio voteranno i primi delegati e dove storicamente si comincia a delineare lo scenario vero e proprio, non dovrebbe preoccupare poiche’ frutto di una tattica diversa: vincere nei grandi stati a febbraio aggiudicandosi un numero maggiore di delegati.
A differenza delle elezioni del 2004 infatti, sono stati molti gli stati che hanno anticipato la data di caucuses e primarie. La Florida ad esempio, roccaforte di Giuliani vuoi anche il numero di ex newyorkesi che ci abitano, votera’ il 29 gennaio (nel 2004 si voto’ in marzo). Essendo il quarto stato piu’ popoloso degli Stati Uniti contera’ moltissimi delegati. Sette giorni piu’ tardi - con un mese di anticipo rispetto alle scorse presidenziali - sara’ la volta del Super Tuesday, rinominato per l’occasione Super Duper Tuesday o Mega Tuesday proprio perche’ gli stati che voteranno saranno il doppio di quelli che hanno votato nel marzo del 2004. Il numero totale dei delegati che verranno scelti martedi’ 5 febbraio 2008 e’ impressionante (circa 1000) ed in molti di questi stati Rudy Giuliani sembra essere in notevole vantaggio. Vedi la California che con New York eleggera' un totale di circa 250 delegati.
Nell’ultimo sondaggio condotto da Washington Post – ABC News in Iowa (caucus il prossimo 3 gennaio) Giuliani continua ad essere considerato dagli intervistati -a prescindere da singole preferenze personali - il leader piu’ forte e il candidato che ha la migliore probabilita’ di essere eletto presidente nel novembre del 2008.
Per questo I’m not so sure, but pretty sure.

Friday, November 23, 2007

Clinton's Hypocrisy

Avete presente la candidata di quelli che dicono che tutte le culture sono ugualmente rispettabili?
Che non dobbiamo esportare i nostri valori?
Che i soldati degli Stati Uniti non dovevano mettere piede in Iraq?
Insomma, avete presente Hillary Clinton?
Ha appena dichiarato guerra alla sharia.

"The latest example is the punishment of 200 lashes that a Saudi Arabian court has given to a victim -- the victim -- of a gang rape. This is an outrage. The Bush administration has refused to condemn the sentence and said it will not protest an internal Saudi decision. I urge President Bush to call on King Abdullah to cancel the ruling and drop all charges against this woman. As President I will once again make human rights an American priority around the world."

Solita domanda: chi è più credibile, quella che un giorno critica Bush per la missione in Iraq e quello dopo promette di esportare in tutto il mondo la visione americana dei diritti dell'uomo, o Rudolph Giuliani?

Wednesday, November 21, 2007

Rudy delivered



“The world’s 17th largest economy. Swimming in red ink. Record crime. Runaway taxes. A million on welfare.”
“That was New York. Until Rudy.”
“He cut taxes 9 billion. Welfare 60 percent. Crime in half.”
“The most successful conservative turnaround in 50 years.”
“In America’s most liberal city, Rudy delivered. And he can do it again, in a place called Washington, D.C.”

La fine della CdL- forum su Confronto.it


Monday, November 19, 2007

The blonde effect


Gli uomini preferiscono le bionde? Vero, ma solo in parte. Tim Russert nota, ad esempio, come gli elettori 'indipendenti' voterebbero più volentieri Rudy Giuliani piuttosto che Hillary Clinton.

Friday, November 16, 2007

Piccole precisazioni tra amici (del nucleare)

Sempre per bocca del capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli ( via Tg2- ‘Punto di vista’ del 13 novembre), apprendiamo che «gli Stati Uniti è dal 1978 che non costruiscono una centrale nucleare perché è un’energia molto costosa e molto pericolosa.»
Infatti seguendo il programma Nuclear Power 2010, presentato nel 2002 dall’allora Ministro dell’Energia Spencer Abraham, sono stati avanzati progetti per la costruzione di circa 30 nuovi impianti, alcuni dei quali hanno già ricevuto le prime approvazioni.

H/T my bf Vittoria

Wednesday, November 14, 2007

Tested - Rudy Giuliani: fatti non parole



"New York City is the 3rd or 4th largest government in the country. It’s one of the largest economies in the United States. They used to call it unmanageable, ungovernable. A large majority of New Yorkers wanted to leave and live somewhere else . It was a city that was in financial crisis. A city that was the crime capital of America. A city that was the welfare capital of America. A city that was in very, very difficult condition when I became the Mayor. By the time I left office, New York City was being proclaimed as the best example of conservative government in the country. We turned it into the safest large city in America. The welfare to work capital of America. And most importantly, the spirit of the people of the city had changed. Instead of being hopeless, the large majority of people had hope."
"So, I believe I’ve been tested in a way in which the American people can look to me. They’re not going to find perfection, but they’re going to find somebody who has dealt with crisis almost on a regular basis and has had results. And in many cases exceptional results. Results people thought weren’t possible."

Tuesday, November 13, 2007

Il 'professionalismo' del Corriere



Il motto della polizia di New York "Courtesy, Professionalism, Respect" ci viene ricordato oggi dal Corriere. Lo "slogan, ancora oggi affisso a caratteri cubitali sulla portiera delle volanti della polizia: «Cortesia, professionalismo e rispetto».
Che fine ha fatto la professionalita'?

Monday, November 12, 2007

Guardian: Blair isn't to blame for Islamist terror

Quello che non ti aspetteresti mai di leggere sulla versione domenicale del Guardian, The Observer. Ovvero un articolo scritto da un deputato eletto nel file del partito laburista inglese, Denis MacShane, che senza tanti giri di parole sostiene che "una delle menzogne piu' ricorrenti nell'attuale dibattito sul terrorismo islamico e' che sia tutta colpa di George Bush e Tony Blair".
Nella sua analisi, controcorrente rispetto alla sinistra inglese ed europea, ricorda il massacro di Luxor nel 1997, l'attentato alla metropolitana parigina del 1995 e l'assassinio del Presidente egiziano Anwar Al Sadat. Fatti avvenuti prima dell'arrivo di Blair ma soprattutto non riconducibili all'attuale guerra in Iraq.
MacShane cita un report appena pubblicato nel quale viene svelato il materiale disponibile nelle moschee, nelle scuole e nelle librerie mussulmane in Inghilterra. Materiale che "rivela una miscela di antisemitismo, misoginia e omofobia" si legge nell'articolo. La risposta data dal Muslim Council of Britain in proposito, e' stata quella di attaccare la ricerca invece di chiedere alle moschee, come sottolinea il deputato, "di svuotare gli scaffali".
Per MacShane e' chiara una cosa sola. Fino a che continuara' a circolare materiale come quello descritto nella ricerca, ma soprattutto fino a quando non saranno gli stessi mussulmani a contestare il terrorismo, l'antisemitismo, la misoginia e l'omofobia a Riyadh, Cairo, Qatar e Teheran, la nascita di una politica islamica democratica ed europea, sara' sempre piu' difficile.

Saturday, November 10, 2007

Verdi e nucleare: delirio puro

"Senza dimenticare che questo tipo di energia implica per forze di cose la costruzione della bomba atomica".
Parola del capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli.
Delirio puro.

Friday, November 9, 2007

A proposito di censura e di Gentiloni

Chi la fa l'aspetti, dice il proverbio. E chi posta aspetti i commenti, dico io.
Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni, ha usato l'onda emotiva per la scomparsa di Enzo Biagi per scaricare la solita vagonata di letame su Silvio Berlusconi.

"Dopo la morte di Enzo Biagi, Berlusconi ha negato l'esistenza dell'editto bulgaro.Ve lo ripropongo qui, affinchè quella pagina vergognosa non sia dimenticata" leggiamo oggi sul sito del Ministro.

Per lettori ed elettori pero', il post ha il sapore di minestrina riscaldata.
Qui sotto un copia/incolla dei migliori commenti, prima che l'insidacabile giudizio del proprietario del blog decida di cancellarli.

OLBRUZIO scrive "GENTILONUCCIO MINISTRO DER PIACIONE, FAI BENE A DIFENDERE BIAGI, PERO' TE E I TUOI AMICHETTI AVETE FATTO UN BELL'EDITTO BULGARO CONTRO I BLOG, GIA' TE NE SEI DIMENTICATO CARO??"

Elettore di Sinistra sottolinea "Fa bene a ricordare questo spiacevole ricordo riguardante il precedente Presidente del Consiglio... Le chiedo però una cortesia: affinchè tutto questo non possa più ripetersi in futuro, provveda a levare le mani della politica dalla TV di stato..."

Killeader si domanda "Signor ministro, mi scusi, ma lei cosa sta facendo perché non accada piu'? E cosa ha fatto fino ad oggi? Il conflitto di interesse? Rete quattro? Il Wi-Max? Sono concetti che dovrebbe affrontare ogni giorno, come mai non la sentiamo mai parlarne, se non su richiesta della iena di turno?"

Rocco Sergi chiede che alle parole seguano i fatti. "Sono completamente d'accordo con lei. L'editto bulgaro c'è stato. Noi cittadini possiamo solo ricordarlo, lei in qualità di ministro potrebbe fare qualcosa di più. [...] Tutti noi cittadini saremmo più contenti e soprattutto meno frustrati se voi che siete al governo vi adoperaste affinchè diritti e libertà fossero garantiti a tutti."

Emanuele Menis, cordialmente, "...complimenti per la sua vis giornalistica ma le ricordo che lei è il ministro delle telecomunicazioni e sarebbe bene che lei parlasse con le leggi o le proposte di legge. [...]Al lavoro caro ministro: è finito il tempo dei convegni. E' ora di fare qualcosa. Il tempo sta passando ".

Thursday, November 8, 2007

Give me a break - global warming

Sull'articolo con il quale John Coleman, fondatore di The Weather Channel, ha detto la sua sul Global Warming hanno scritto il Mango di Treviso e The Right Nation. Qui sotto trovate il video della ABC citato nell'articolo che, secondo Coleman, e' stato l'unico servizio televisivo a dare una versione diversa della faccenda: piu' realista e meno catastrofista.

Wednesday, November 7, 2007

Si era gia' detto tutto da solo

Pippo Baudo, aprile 2006, dopo che Silvio Berlusconi ha definito "coglioni" quelli che voteranno per la sinistra: «E allora andiamo tutti a votare come tanti coglioni».

Pippo Baudo, novembre 2007, dopo che la sinistra ha annunciato che intende mettere un tetto agli stipendi Rai: «Sono veterocomunisti, irresponsabili. Il calmiere sa di dittatura, di paese non libero».

Niente da aggiungere, si era gia' detto tutto da solo.

Friday, November 2, 2007

Quello che i Clinton non dicono

Triste, anzi tristissima la mail mandata ieri da Patti Solis Doyle, manager della campagna elettorale di Hillary Clinton. Criticando gli attacchi alla senatrice nel corso dell'ultimo dibattito, ma anche i commenti sulla stampa americana, la Doyle ci ha ricordato che Hillary "e' una donna forte. Ne e' venuta fuori bene". Ma "avra' bisogno"dell'aiuto dei suoi sostenitori. Non e' una novita' che le campagne elettorali siano caratterizzate da colpi bassi, attacchi personali o familiari (basta ricordare i commenti su Rudy Giuliani e sua figlia, Caroline, pro Obama). Soprattutto non si puo' avere la pretesa, come sembrano fare al quartier generale di Hillary for President, di essere sopra ogni critica e di giocare la carta del 'sesso debole' quando le cose sembrano mettersi male. Se fosse stata uomo e non donna, avremmo mai letto qualcosa che ci andava a rassicurare sulla sua presunta "forza"?
"Grazie per essere vicino a Hillary in questo momento critico dellasua campagna" si legge a conclusione del messaggio. Per i sostenitori della senatrice, forse, sarebbe stato meglio che rispondesse, anche sei in ritardo, a tutte le domande davanti alle quali e' fuggita durante i confronti televisivi. Ad esempio, riguardo alla proposta del governatore di New York Sptizer di dare la patente agli immigrati irregolari. Hillary Clinton e' favorevole o contraria? Nessuno lo ha capito. E ancora sulla spesa sociale: prima ha detto di non approvare e non supportare l'idea diincrementare le tasse, ma poi ha fatto sapere che l'ipotesi (di un aumento delle imposte) sarebbe comunque da prendere "in considerazione". Cosa vuole fare la senatrice, aumentare le tasse o no? Da Presidente degli Stati Uniti, e' pronta ad impegnarsi con il popolo americano affinche' l'Iran non sviluppi armi nucleari? Si o no?
A tutte queste domande Hillary Clinton ha dato risposte diverse o ambigue. Tanto da far scrivere agli editorialisti americani che è tornato il "Clintonesque", l'imbarazzante linguaggio di suo marito Bill, che pur di non rispondere alle domande piu' difficili ricorreva a sofismi tipo:
"It depends on what the meaning of the words 'is' is." [Bill Clinton, durante una sua testimonianza al gran giuri' sull'affair con Monica Lewinsky nel 1988]
Tale moglie, tale marito. Chissa' se agli americani questa "continuità familiare" piace.