Friday, May 18, 2007

La strana coppia sull'asse Usa-Venezuela

di Giulia Francesca Panciera

Il curioso legame d’affari tra Joseph Kennedy II ed il vulcanico presidente venezuelano Hugo Chavez. Un rapporto inconsueto finalizzato a fornire gasolio alle famiglie con basso reddito durante i mesi invernali. “Sono Joe Kennedy. Gli aiuti stanno arrivando”, dice il rampollo alle tv americane e su youtube. E piovono le critiche.

Lui ha un nome, anzi un cognome, che non passa di certo inosservato nella politica Americana: Joseph P. Kennedy II. L’altro ne ha uno che sembra essere il perfetto sinonimo di antiamericanismo: Hugo Chavez. Il primo e’ il fondatore e presidente di una compagnia no profit che si chiama Citizens Energy Corporation, oltre ad essere stato membro del Congresso americano per diversi anni. Il secondo è il presidente socialista del Venezuela, amico e fervido sostenitore della politica di Fidel Castro e del leader iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Soprattutto è de iure a capo della Citgo, azienda petrolifera sussidiaria della statale Petróleos de Venezuela S A.

La Citizens Energy Corporation, da anni ed attraverso un progetto chiamato “Oil heat Program”, fornisce a prezzo scontato combustibile per il riscaldamento domestico nei mesi invernali in alcune aree degli Stati Uniti. Quest’anno l’azienda ha deciso di avvalersi della collaborazione della Citgo che si e’ resa disponibile nell’offrire, ad un prezzo scontatissimo rispetto a quello di mercato, milioni di litri di combustibile. Grazie a questo accordo, quindi, i cittadini rientranti nei parametri previsti potranno acquistare fino a fino a duecento galloni di gasolio –l’equivalente di circa 750 litri - ad un prezzo scontato del 40 per cento.

“Sono Joe Kennedy. Gli aiuti stanno arrivando”, dice Kennedy nella pubblicità che promuove l’iniziativa sottolineando come questo sia possibile “grazie ai nostri amici della Citgo in Venezuela”. Lo spot, in onda su alcuni canali televisivi americani e reperibile on line su youtube, e’ stato oggetto di numerose critiche. L’ultima, in ordine cronologico, si è manifestata con uno scambio epistolare non propriamente cordiale con Connie Mack, congressman Repubblicano eletto in Florida.

Mack chiede a Kennedy di smettere di mandare in onda una pubblicità che dipinge Chavez, “un comunista auto-dichiarato che governa il popolo venezuelano con il pugno del ferro di un dittatore”, come un uomo che sta servendo una giusta causa. Il congressman chiede inoltre a Kennedy la ragione per la quale abbia deciso di lasciarsi usare come PR per il regime di Chavez. Il quale, da parte sua, proprio nel giorno di San Valentino da Caracas dichiarava: “La mia cara amica Condoleezza dice che sto distruggendo l’economia venezuelana”. Per poi mollare le solite bordate come: “Morte all’impero”, oppure: “Non saremo dominati. Abbiamo deciso di essere liberi”.

© Confronto

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