Monday, June 25, 2007

Gay Pride a NY: l'importante è provocare la Chiesa

La decisione del sindaco Michael Bloomberg di unirsi al Gay Pride newyorkese di ieri a corteo iniziato (ma soprattutto solo una volta oltrepassata la Cattedrale di St. Patrick) ha scatenato un putiferio di polemiche. Insomma, poco importa che Bloomberg sia da sempre a favore dei matrimoni omosessuali e che abbia camminato a lungo, in testa al corteo, sventolando la bandierina arcobaleno. Che il sindaco di New York abbia voluto dare un colpo al cerchio (sfilando) e uno alla botte (rispettando i cattolici) è vero. Ma a leggere commenti come questo sembra proprio che il vero scopo del Gay Pride fosse provocare apertamente la Chiesa Cattolica.

2 comments:

CampaniArrabbiata said...

Possono fare tutto il rumore che vogliono: i loro capricci non passeranno nè a Roma né a New York

GFP said...

diciamo che quel "shame on you, Mr. Bloomberg" mi sembra un tantino esagerato!
ciao pizzino :-)