Il candidato conservatore che prima non c’era, adesso c’è. Non lo ha ancora annunciato ufficialmente (questione di giorni, fanno sapere dal suo entourage), ma dopo aver comunicato ai produttori di "Law and Order" di voler lasciare il fortunatissimo serial televisivo per dedicarsi ad "altro", e aver creato quello che in gergo si chiama "testing the waters committee”, Fred Thompson, repubblicano, notissimo attore ed ex senatore del Tennessee, si è inserito di prepotenza nella corsa alla nomination per la Casa Bianca. Sa di potercela fare, e non nasconde più le sue intenzioni: partecipando all’ultima puntata del “The tonight show” di Jay Leno, Thompson ha ammesso il suo desiderio di voler “fare quelle cose che solo un presidente puo’ fare”.
Quanto piace Thompson all'elettorato repubblicano? Molto. Anzi, moltissimo. Tanto da proiettarlo in vetta alla classifica dei consensi in pochissimo tempo, dicono i sondaggi. In particolare, uno – recentissimo - realizzato da Rasmussen Reports lo colloca al primo posto insieme a Giuliani nel gradimento degli elettori del “grand old party”. Non solo. Il sondaggio evidenzia che il 59% degli elettori repubblicani è pronto ad accogliere positivamente il nuovo candidato, e che il 42% di loro considera Thompson "politically conservative". Dato interessante, se si pensa che la percentuale si dimezza per il capolista Giuliani. Le ragioni vanno cercate in uno dei temi più sentiti dall'elettorato repubblicano: l'aborto. Thompson, infatti, e' un "pro-life" (cioè un difensore della vita sin dal concepimento) mentre Giuliani e' – da sempre - un "pro-choice" (cioè a favore del diritto della madre di scegliere di abortire).
E’ Thompson a rappresentare quella boccata di aria conservatrice della quale il partito repubblicano sembra avere un gran bisogno? E’ presto per dirlo, ma i segnali ci sono tutti. E la sua agenda ha tutte le caratteristiche per piacere a quegli elettori repubblicani (e sono tanti) che non riescono a vedere in Giuliani e McCain il loro candidato ideale.
TASSE. Dalle pagine del Wall Street Journal Thompson dice chiaramente che livelli di tassazione minori si traducono in maggiori investimenti. Il suo indice è puntato contro chi, con i maggiori introiti fiscali, vorrebbe solo curare il proprio orticello politico aumentando la spesa pubblica.
IMMIGRAZIONE. Contrarissimo alla legge recentemente presentata, ritenuta da molti elettori conservatori una sanatoria mascherata, Thompson sostiene che il governo debba dimostrare agli americani di aver rafforzato efficacemente la sicurezza ai confini.
MEDIO ORIENTE. Sulla National Review Thompson ha denunciato il rischio rappresentato dal programma nucleare iraniano e ha difeso il sacrosanto diritto di Israele a proteggersi dai lanci di razzi palestinesi.
GLOBAL WARMING. Dal suo show “The Fred Thompson Report”, in onda su Abc radionetwork, ha liquidato con una battuta le smanie degli ecologisti sull’effetto serra. “E’ colpa di tutti gli industriali (alieni), che guidano Suv, stanno sempre con l’aria condizionata accesa e non riciclano, se anche Marte e Giove, che non hanno firmato il protocollo di Kyoto, si stanno surriscaldando?”.
IRAQ. Abbandonare la missione in Iraq adesso, sostiene Thompson, sarebbe un errore e darebbe ai sunniti la possibilità di riorganizzarsi e, seguendo l’esempio iraniano, di pensare al nucleare.
Sondaggi a parte, una cosa e’ sicura: di un rivale come lui, Giuliani e McCain avrebbero fatto volentieri a meno.
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;-)
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