Monday, July 2, 2007

Chi ha paura di Micheal Bloomerg?

di Giulia Francesca Panciera

La decisione del sindaco di New York, Michael Bloomberg, di lasciare il Partito repubblicano diventando indipendente ha attirato l’attenzione non solo dei media ma soprattutto degli strateghi della politica americana. Nonostante di fatto lui continui a negare apertamente il suo interesse per la Casa Bianca, rispondendo in tono scherzoso che si candiderebbe solo se fosse “l’unico uomo rimasto vivo sulla terra”, tutti ne parlano come fosse gia’ una certezza.
John Harris, editore di “The Politico”, non ha dubbi in merito ed il New York Times ha pubblicato di recente un articolo nel quale afferma che lo staff di Bloomberg starebbe sondando il terreno “presidenziale” da ben due anni. Doug Bailey e Jerry Rafshoon, di Unity08 (l’organizzazione bipartisan che attraverso una covention on line potrebbe inserirsi nel contesto elettorale proponendo dei propri candidati ), hanno accolto la dipartita di Bloomberg dai Repubblicani con entusiasmo, dichiarando che il filantropo rappresenterebbe “il perfetto leader indipendente”. Unity08 potrebbe essere infatti la chiave d’accesso alla sua candidatura, poiche’ la sua struttura permetterebbe a Bloomberg di competere in tutti gli stati americani, evitando la burocrazia delle procedure elettorali. Il trait d’union tra il sindaco e l’organizzazione viene rafforzato poi da indiscrezioni relative ad alcuni finanziatori di Unity08, considerati molto vicini a Bloomberg.
Per Scott Reed, stratega del Partito repubblicano, la candidatura di Bloomberg nuocerebbe piu’ ai Democratici che ai repubblicani e prendendo ad esempio lo Stato di New York, luogo chiave per il partito di Hillary Clinton e Baraci Obama, questa affermazione e’ piu’ vera che mai. Bill Clinton fa sapere di essere felice che Bloomberg abbia lasciato il Partito repubblicano, ma anche di “non avere nulla da dire” sulla sua ipotetica corsa alla Casa Bianca perche’, riferendosi ovviamente alla moglie Hillary, lui “un candidato gia ce l’ha”. Ma e’ chiaro che, ad esempio, gli assegni milionari del filantropo Bloomberg alla “Carnegie Corporation”, una volta distribuiti alle numerosissime ed influenti associazioni newyorkesi, non faranno altro che insidiare un terreno da sempre piu’ favorevole e vicino ai Democratici.

© Confronto


Sull'argomento : Will Bloomberg Swift-Boat Hillary?

7 comments:

CampaniArrabbiata said...

Se consideriamo le aperture molto liberal del sindaco, non credo che l'america profonda - quella che vota da sempre repubblicano - possa accogliere con favore la sua candidatura. Finirà per infastidire più i democratici, anche se in USA il patrimonio personale conta e Bloom, essendo bene agganciato ai poteri forti, potrebbe effettivamente diventare il terzo incomodo.

Dici che McCain è tagliato fuori?

*-RUDY-* said...

mi pare sia uscito il primo sondaggio a 3 della CNN, hillary-rudy-micheal... ora è della Cnn quindi biased (come la maggior parte dei sondaggi.. ma la cosa interessante è che sarebbe 29 a 27 a 9 ... con alto tasso di disorientamento... con una situazione del genere tutto sarebbe indecifrabile.. Chi vincerebbe nel Sun Belt? chi nel West chi in Florida e Ohio e nel NE? bloomberg toglierebbe voti a rudy credo in California e nel NE ma li toglierebbe a hillary dalle altre parti...

GFP said...

McCain si e' preso una bella fregatura sponsorizzando la legge sull'immigrazione (pensando alla fine che ha fatto...) ma di acqua sotto i ponti ne deve veramente passare ancora molta.
Bloomberg (sempre se ) potrebbe far perdere NY ai democratici e rompere le scatole in tutta questa area (Tri-State Region)... cmq policamente molto, molto, molto interessante.

nullo said...

non son d'accordo: rimaniamo alle cose semplice. qual'e' il partito che bloomberg ha appena lasciato? mi sembra palese che prenderebbe piu' voti ai repubblicani che ai democratici. certo dipende da con chi si allea (se per esempio joe-lib), e da chi sono i candidati (cioe' toglie piu' voti a hillary che obama, e piu' voti a giuliani che, say, thompson).

su ny nello specifico, immagino che non sia solo hillary a contare su quei voti, visto che giuliani ne era il sindaco

GFP said...
This comment has been removed by the author.
GFP said...

nullo, sempre per gigantesche ipotesi, credo che molte persone qui a nyc abbiano votato Bloomberg-repubblicano perche' erano elezioni amministrative. In un contesto "presidenziale" potrebbero non essere della stessa idea.

sull'argomento ho linkato un articolo a fondo post.
ciao ciao

*-RUDY-* said...

http://www.nytimes.com/2007/07/06/nyregion/06bloomberg.html?hp

signori un indizio alla mia teoria. Bloomberg dice che continuera' a supportare i membri del GOP dello Stato di NY... il che vorrebbe dire che se dovesse avere il ticket Giuliani, Micheal non lo sfiderebbe da indipendente (come mi parrebbe logico... per i motivi gia' spiegati).. viceversa si lascia aperte le porte per una corsa contro magari Hillary e Thompson a sparigliare le carte... se cosi' fosse la vedo dura per i DEM.